Si tratta di un'opera di critica contemporanea di teoria e di estetica. Sotto i nostri occhi sfilano Barthes e Foucault, gli strutturalisti, Adorno e Benjamin, Jakobson e i formalisti, Bateson e i decostruzionisti, la semiotica e il New Criticism, Gadamer e Jauss.
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Niente a che vedere con una semplice fotografia della situazione di fine millennio sullo stato delle scienze letterarie: l'autrice mette in gioco tutte le istanze dei movimenti artistici del Novecento, e tutto ciò che in essi c'è di più vivo.
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VAN07@Biblioteca del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali