«Il contrasto vero dei tempi nuovi come delle vecchie tradizioni non è tra dittatura e libertà, ma tra libertà e unanimità. La lotta tra serietà e dannunzianesimo è antica e senza rimedio… a un popolo di dannunziani non si può chiedere spirito di sacrificio.
[...]
All’individualismo (che resta la prima base dell’azione, e segna il primo affermarsi di una coscienza e di una dignità civile nell’uomo) si è sostituita la morale della solidarietà, una specie di calcolata complicità nel parassitismo. Il problema del movimento operaio è problema di libertà e non di uguaglianza sociale».
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