Eros e civiltà, uno dei libri più noti di Marcuse, sviluppa le premesse della filosofia sociale di Freud, secondo cui civiltà e felicità sono incompatibili per un motivo profondo: il progresso è fondato sulla repressione degli istinti, cioè vive della rinuncia alla felicità, della sottomissione di Eros.
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Partendo dalle premesse freudiane, e tenendo conto dell’esperienza marxista, Marcuse si chiede se non sia lecito prospettare all’uomo la possibilità di una società non repressiva, nella quale all’ingannevole benessere del consumo faccia seguito la felicità dell’Eros ritrovato. Questa edizione è preceduta da una «prefazione politica» dell’autore.
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