La notte tra il 24 e il 25 novembre 1848 Pio IX lasciò in incognito Roma e raggiunse Gaeta nel Regno borbonico, dove rimase per più di un anno. La fuga del papa e la conseguente vacanza del potere aprirono nella Città Eterna una stagione straordinaria di lotta politica e di emancipazione civile. Il 9 febbraio 1849 fu proclamata la Repubblica romana.
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che praticava il suffragio universale, promulgava leggi di grande valore sociale e preparava, attraverso aspri dibattiti parlamentari, una Costituzione fortemente innovativa.
Mentre Giuseppe Mazzini, il pericoloso sovversivo ricercato dalle polizie di mezza Europa, governava al Quirinale e Giuseppe Garibaldi comandava un pittoresco ma disciplinato esercito di volontari, per difendere Roma dall’attacco straniero, arrivò da tutta Italia e dalle principali capitali europee una moltitudine di ragazzi e di ragazze, la «meglio gioventù» di quegli anni febbrili ed esagerati. Furono vinti dalle cannonate dei francesi, corsi in aiuto del papa, ma quei «giovani briganti» scrissero una meravigliosa pagina di storia.
Con uno stile narrativo incalzante, fresco e avvincente, l’Autore squarcia il velo polveroso che troppo spesso ricopre il nostro Risorgimento e riporta in vita i personaggi e le vicende della Repubblica romana, «uno dei grandi spettacoli della storia», destinato a concludersi con la sconfitta – che sarebbe durata un secolo – dell’ipotesi di un’Italia repubblicana e democratica.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza