La democrazia dei tecnocrati offre un’analisi inedita del ruolo dei tecnici al governo nella lunga transizione della Seconda Repubblica italiana.
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Interpretando la tecnocrazia come un modo di fare politica con altri mezzi, il volume restituisce un quadro alternativo della vicenda degli “esperti in politica”: lungi dall’essere classificabili come limitati governi di transizione, gli esecutivi tecnocratici hanno promosso radicali processi di trasformazione della democrazia e dello Stato, favorendo l’introduzione di riforme neoliberali e di politiche di austerità e mettendo in atto forme di dirigismo tecnocratico che hanno ulteriormente mortificato l’ordinaria dialettica della democrazia parlamentare. Attraverso l’analisi delle storie, dei discorsi e delle politiche dei tecnocrati italiani, l’opera consente di fare luce su quei processi di “tecnicizzazione della politica e politicizzazione della tecnica” che sempre più caratterizzano i sistemi politici contemporanei, dei quali l’Italia rappresenta un laboratorio privilegiato.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza