Il Volume analizza talune importanti ipotesi in cui l'arbitrato non è oggetto di un speciale regime processuale, ma che, per le peculiarità della normativa sostanziale e degli interessi coinvolti, oppure per i mezzi tecnici usati nel procedimento, necessitano di un adeguamento interpretativo e applicativo degli artt. 806 e ss. cpc.
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Le problematiche affrontante involgono istituti classici del diritto civile, come il condominio, il possesso e la famiglia, per estendersi al diritto agroalimentare, a quello della concorrenza e più ampiamente industriale, senza trascurare i rapporti della P.A., il commercio elettronico e le procedure UDRP. Specifica attenzione viene dedicata all'arbitrato telematico, ancora in sorprendente ritardo operativo, ma per il quale è sin troppo facile prevedere una prossima, dilagante diffusione. La tendenziale uniformità della disciplina processual-codicistica dell'arbitrato deve essere coniugata con la varietà delle controversie che alla giurisdizione non statale possono essere devolute. Al riguardo sarà utile la sensibilità dell'interprete, ma anche l'ampio spazio che nell'arbitrato è riservato alla volontà delle parti e alle ordinanze degli arbitri. Pure sotto questo profilo la flessibilità che caratterizza l'istituto risulterà determinante per un'adeguata trattazione del concreto conflitto di interessi.
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