Il concetto di economia circolare è ormai entrato nell'uso comune: tuttavia se ne parla applicandolo a contesti imprenditoriali e di mercato molto diversi tra loro, col rischio che la definizione perda nitidezza e si confonda per esempio con la sostenibilità.
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È infatti un tema che interessa sia la dimensione macroeconomica sia quella micro, fino al design del prodotto dove devono coesistere circolarità e innovazione. Nel mezzo, tra ecosistema e prodotto, a livello cioè dell'impresa, si apre il gap che il libro intende colmare. Il trade-off da risolvere non è banale, tra una definizione troppo «stretta» di economia circolare e una troppo «ampia» che rischia di far ricadere tutto sotto questo cappello, fintanto che è di moda. Che cos'è dunque l'impresa circolare? Quali gli elementi distintivi del suo modello di business? Quale ruolo gioca nella filiera circolare? In che senso occorre oggi una piattaforma circolare all'interno della quale business e comportamenti di segno opposto possono trovare la compensazione necessaria per una sostenibilità davvero di lungo termine? E, ancora, quale ruolo giocano le tecnologie digitali? E la politica con le sue scelte? Intrecciando analisi e storie di aziende piccole e grandi, appartenenti a vari settori, il libro individua gli archetipi a cui imprese tra loro molto diverse possono essere ricondotte; propone una scorecard da un lato per misurare implementazione, efficacia effettiva ma anche rischi dell'economia circolare, e dall'altro per identificare i gap e fissare gli obiettivi da raggiungere; individua le leve manageriali con cui realizzare un modello di business autenticamente circolare e sottolinea i caveat cui prestare attenzione.