Il fenomeno delle frodi IVA è stato definito, da una recente e autorevole inchiesta di giornalismo investigativo, come la più “grande rapina” del secolo. I rappresentanti di Europol hanno stimato, già 10 anni fa, in 40-60 miliardi di euro la perdita annuale di gettito IVA negli Stati membri a causa delle frodi all’IVA intracomunitaria, spesso imputabili a veri e propri gruppi criminali organizzati.
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La Corte dei conti europea, nel 2015, lamentava l’assenza di una strategia integrata a livello dell’UE per condurre indagini e contrastare tali minacce. Ora, però, scenderà in campo la Procura europea che avrà il compito di contrastare, tra gli altri, i più gravi fenomeni di evasione di IVA intracomunitaria ovvero quelli inseriti in sistemi fraudolenti che coinvolgono quantomeno due Stati membri e che comportano un mancato gettito IVA almeno pari a 10 milioni di euro. L’istituzione della Procura europea, che nel corso del 2021 diverrà pienamente operativa, è una novità epocale destinata a rivoluzionare completamente il contrasto ai più gravi reati lesivi degli interessi finanziari dell’Unione europea.
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