Franz Oppenheimer (1864-1943), con Max Weber, Ferdinand Tönnies, Georg Simmel, Werner Sombart , è tra le personalità più rilevanti della sociologia tedesca della prima metà del Novecento. Berlinese, prima medico, poi giornalista, infine cattedratico di scienze sociali.
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Come tanti altri membri della grande intelligenza ebraico-tedesca, scompaginata e perseguitata dal nazionalsocialismo, sarà costretto a lasciare la Germania per trasferirsi prima in Giappone e infine negli Stati Uniti. Oppenheimer ha scritto una cinquantina di libri e più di trecento articoli scientifici. È autore di un importante System der Soziologie (1922-1934) in nove tomi che non sfigura accanto a opere celebri come il Trattato di sociologia generale di Pareto e Social and Cultural Dynamics di Pitirim A. Sorokin. Der Staat (1907), che viene qui presentato per la prima volta ai lettori italiani, resta comunque la sua opera più nota e tradotta.
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