Questo libro nasce dalla scoperta degli scritti di un inedito Tullio Ascarelli, che si era occupato diffusamente dello studio, del commento e della traduzione di opere tedesche in materia di diritto penale e criminologia.
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Un numero davvero ragguardevole di testi, apparse nella vivacissima rivista «La Giustizia Penale», che danno a vedere l’ampiezza e varietà di interessi di un intellettuale di inesausta ansia di conoscenza e progresso. In particolare, l'Autore si è imbattuto nelle recensioni di tre importanti lavori di Freud, nelle quali, tra le altre cose, erano discusse le aree di contagio tra psicoanalisi e diritto. L'Autore ha raccolto questi contributi e ne propone un commento, partendo dalla struttura e il funzionamento della rivista sulla quale sono stati pubblicati, per poi occuparsi degli scritti rinvenuti, che offrono un formidabile contributo alla comprensione del clima giuridico e culturale di quegli anni cruciali per la storia della Germania, dalla Repubblica di Weimar al Terzo Reich.