Nell'immaginario collettivo, il nome di Parini si associa da sempre e soltanto al Giorno e alle Odi, a un Settecento confinato, non del tutto a ragione, in una sorta di remota preistoria, che non ci tocca e non ci riguarda.
[...]
La sfida che il libro accoglie e rilancia, in un percorso pensato per accostare l'autore da angolature differenti, per indagare nelle pieghe di una poesia che non si esaurisce nelle opere maggiori, consiste nell'ipotesi che a Parini si debba, ancora oggi, un ascolto partecipe e attento, come quello che merita chi ha saputo ricomporre in unità il suo essere uomo e il suo essere artista, chi è riuscito a rendersi interprete, fra ragione e sentimento, di passioni e problemi e conflitti che la letteratura e la vita, a duemila inoltrato, non smettono di riproporre.
Lo trovi in
Scheda
VAN07@Biblioteca del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali