Improvvisamente chiuso a causa degli ingentissimi danni subiti dalla Fortezza spagnola a L'Aquila a seguito del terribile sisma del 6 aprile 2009, il Museo Nazionale d'Abruzzo non può rischiare di svanire nel nulla o addirittura essere completamente dimenticato.
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Per valorizzare, ma soprattutto per far vivere le sue importanti collezioni, di cui peraltro non esistono cataloghi recenti, la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo ha programmato una serie di mostre tematiche che permetterà la fruizione delle opere più rilevanti, avvicinate ad altre in prestito da siti monumentali o museali del territorio, in attesa che sia disponibile la sede provvisoria del museo, nell'ex mattatoio. Già nel dicembre 2009 e fino all'estate del 2010 sono state presentate due anteprime con i capolavori d'età medioevale presso il Castello Piccolomini di Celano e il convento di San Francesco a Tagliacozzo. Le opere più prestigiose sono ora riunite in questa nuova mostra nel Castello del Buonconsiglio a Trento che esibisce sorprendenti icone e sculture lignee policrome abruzzesi del XII e XIII secolo, ancora permeate dell'influenza bizantina, assieme ad altre del Trecento visibilmente influenzate dal gusto gotico francese diffusosi dopo la conquista angioina del Regno di Napoli. L'Abruzzo si conferma così una fucina d'alta civiltà e crocevia di culture tra Oriente e Occidente, sulle rotte dei commerci e dei pellegrini.
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