La cornice temporale entro cui si dispiega il procedimento giudiziario costituisce un elemento tanto funzionale quanto disfunzionale al pieno soddisfacimento dei bisogni di coloro che vi prendono parte.
[...]
Se, da un lato, lo svolgersi di una sequenza ordinata di più atti strumentali a un corretto accertamento, nel presente, dei fatti avvenuti in passato e delle norme a questi applicabili comporta l’impiego di una certa quantità di tempo e fa del processo stesso un fenomeno di “durata”, dall’altro lato, proprio l’estensione – maggiore o minore – di quest’ultima può influenzare l’idoneità della vicenda giudiziale nel dare attuazione a quanto assicurato dal diritto sostanziale, compromettendo il pregio della decisione stessa per i suoi destinatari. [Dall'introduzione]
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