Di fronte a un oggetto sconosciuto, il bisogno di conoscenza, espresso dalla domanda “che cos’è?”, si ritiene soddisfatto, almeno in prima approssimazione, quando sia stato accertato “come è fatto” e “a che cosa serve”.
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Questo accertamento, è ovvio, seguirà vie diverse perché dipenderà dall’oggetto sul quale si esercita il nostro bisogno di conoscenza se, per sapere “com’è fatto”, dovremo scomporlo, sezionarlo o analizzarlo e se, per sapere a che cosa serve, sarà sufficiente rifarsi all’esperienza comune oppure necessario formulare delle ipotesi ragionevoli. In ogni caso, queste semplici riflessioni hanno già dimostrato che la “via per” conoscere è determinata dall’oggetto del conoscere: dipende dal tipo di oggetto la scelta del metodo (dal greco: mèta odòs, via per) migliore per conoscerlo. [Dal primo capitolo]
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