Il volume che presentiamo ai lettori prosegue idealmente Il diritto alla speranza. L’ergastolo nel diritto penale costituzionale, pubblicato nel luglio 2019. Abbiamo pensato di mantenerne la struttura: una prima parte di riflessioni e una seconda parte di documentazione. Siamo convinti che ogni giurista persegua sempre uno scopo pratico, essendo pratico il sapere del quale si occupa, il diritto.
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Inoltre, anche se parzialmente cambiati gli autori, rimane la scelta di base: giuristi sono i professori universitari in materie giuridiche e i magistrati, nel nostro caso, nelle vesti di commentatori. Oltre al tema dell’ergastolo ostativo, in questo nuovo libro il lettore troverà anche quello del regime detentivo differenziato di cui all’art. 41-bis, co. 2 ord. penit. Non può essere un caso che di entrambe le questioni si siano occupate di recente la Corte europea dei diritti umani e la Corte costituzionale, oltre alla magistratura di sorveglianza e al giudice di legittimità. La svolta è iniziata. La variante ostativa della pena perpetua ha i giorni contati. Dal regime detentivo differenziato stanno progressivamente uscendo le previsioni unicamente afflittive, che nulla hanno da spartire con il fine dichiarato di evitare i collegamenti con la criminalità organizzata. Il nostro è un ragionevole ottimismo, vorremmo dire di essere costituzionalmente speranzosi.
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