Dedicato al tema dei rapporti fra procedure concorsuali e arbitrato, il volume raccoglie una serie di contributi di studiosi del
processo civile sui diversi profili problematici che emergono sia alla luce dell'attuale legge fallimentare, sia nella prospettiva del
Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza (d.lgs. n. 14/2019), destinato a sostituirla in un prossimo futuro.
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E lo fanno partendo dal presupposto che, sebbene si ammetta la compatibilità in termini generali fra arbitrato e procedure
concorsuali, non sempre si perviene a conclusioni condivise nell'analizzarne le interferenze.
L'analisi si articola, perciò, nelle molteplici sfaccettature che il tema evidenzia: dai limiti di utilizzazione della convenzione
arbitrale (rituale e irrituale) del curatore nella procedura fallimentare e nella liquidazione giudiziale, ai limiti probatori che
incontra lo stesso curatore subentrato nel giudizio arbitrale, agli effetti del sopraggiungere del fallimento o della liquidazione
giudiziale per il giudizio arbitrale pendente o per il lodo rituale già pronunciato, all'impugnazione per nullità del lodo rituale da
parte del curatore, all'utilizzabilità dell'arbitrato per le azioni revocatorie e le opposizioni esecutive, altre che nelle procedure
concorsuali minori, in quelle di natura amministrativa e nella procedura di sovraindebitamento.
Senza trascurare le ricadute che sul tema esaminato possono derivare dalla disciplina eurounitaria sull'insolvenza transfrontaliera
di cui al Reg. UE n. 848/2015. Viene così a definirsi un composito puzzle, attraverso il quale si approfondisce un tema
complesso, ma di indubbio interesse scientifico e pratico.
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