Moltissimi, e quasi tutti anonimi, sono gli autori delle molte migliaia di iscrizioni funerarie ritrovate in ogni parte dell'impero romano.
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Pur caratterizzate da grande varietà di supporti ai quali corrisponde una grande difformità dei testi incisi sullo specchio epigrafico, unico è il fine che induce alla loro realizzazione: il desiderio di sopravvivere alla morte, lasciando memoria di sé alle generazioni future. Le parole incise sulla pietra, rievocando i mestieri esercitati e le imprese compiute, illustrando le qualità manifestate durante la vita, sono una solida realtà che consente al defunto di occupare, oltre la morte, il ricordo degli uomini tanto a lungo quanto dureranno le generazioni future.
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VAN07@Biblioteca del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali