Finalità dell'opera è affrontare la tematica della tutela risarcitoria del nascituro. Il concepito, essere umano sensibile fin dalle prime settimane della sua esistenza, per l'autore deve considerarsi, alla pari di ogni essere vivente, un individuo, ancor prima della nascita e, per tale motivo, deve risultare meritevole di dignità e tutela nell'ordinamento giuridico.
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Durante tutta la gravidanza, infatti, esso è in grado di percepire, attraverso il ventre materno, le situazioni, positive e negative, che si verificano all'esterno, portando tale esperienza per tutto il suo percorso di vita. Dunque, il concepito non come essere inanimato, ma soggetto giuridico di diritti non solo di natura personale, ma anche di natura patrimoniale e non patrimoniale, ovviamente esercitabili solo dopo essersi avverata la condizione sospensiva della nascita. Sono indicate le norme costituzionali e sovranazionali che riconoscono al minore i diritti fondamentali. Vengono analizzate, dettagliatamente, tutte le ipotesi di danno risarcibili e le forme di tutela che l'ordinamento interno riconosce, citando la giurisprudenza, sia quella consolidata che quella più innovativa, della Suprema Corte di Cassazione e dei tribunali di merito. È affrontata anche la tutela degli eredi, e degli aventi diritto, del cittadino italiano coinvolto in incidenti stradali verificatisi all'estero e gli strumenti di tutela dei danneggiati quando l'autore del fatto illecito è rimasto sconosciuto. Infine, è trattato il tema della rappresentanza processuale del minore, sia nel processo penale che nel giudizio civile.
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