Le grandi ristrutturazioni capitalistiche hanno avuto un riscontro, anche se spesso non pienamente consapevole o connotato in senso empiristico, in molte teorizzazioni compiute dalle scienze sociali nel corso del nostro secolo.
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Si può anzi dire che l'esigenza attuale è proprio quella di individuare i punti alti del pensiero "borghese" contemporaneo al fine di attraversarli con un ripensamento critico. Nella situazione caratteristica dell'impresa attuale, sempre meno puntiforme all'interno e sempre più coinvolta all'esterno in una rete di mediazioni conflittuali affidata al sovrapporsi di meccanismi automatici e di interventi discrezionali, il rapporto tra economia e società si presenta in ferma radicalmente diversa. Per esplicitarlo a fondo, cogliendone la varietà delle sfaccettature, è necessario orientare la ricerca in tre direzioni: 1) la teoria dell'organizzazione d'impresa dalla scuola classica alle più recenti elaborazioni; 2) i percorsi analitici di economisti come Schumpeter e Keynes, che più da vicino riflettono i mutamenti istituzionali intervenuti nella società contemporaneo; 3) il percorso del pensiero sociologico che da Weber e Parsons giunge fino a Luhmann. Il compimento di tale ricerca rappresenta necessariamente un lavoro assai ampio, tale da oltrepassare i limiti circoscritti di questo volume, il quale non intende che delineare i primi passi per una riflessione futura.