In queste pagine vengono ricostruite le vicende dei soldati polacchi inquadrati nell’esercito austro-ungarico impiegati sul fronte italiano, che, quando venivano presi prigionieri, dichiaravano la loro disponibilità a combattere con i paesi dell’Intesa nella speranza di favorire la sconfitta di Germania e Austria per ottenere l’indipendenza nazionale.
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In Italia furono allestiti campi per i prigionieri di etnia polacca a Santa Maria Capua Vetere, poi a La Mandria nei pressi di Chivasso. Nel giugno 1919 fu istituito un altro campo riservato ai polacchi, a Pontecchio nei pressi di Bologna, da cui partivano periodicamente dei treni che li riportavano in Polonia e al ritorno riportavano i prigionieri italiani. Piccoli nuclei di volontari polacchi operarono con l’Esercito italiano, nel settore del Piave e del Monte Grappa. Il corredo iconografico è composto da più di 160 immagini e documenti, oltre a 4 tavole a colori realizzate da Pietro Compagni.
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