Lo studio della contitolarità dei diritti reali nella sua configurazione di comunione ordinaria (caratterizzata dai due elementi inderogabili della organizzazione in quote singolarmente alienabili e della soggezione a scioglimento) consente di osservare le diverse comunioni tipiche a regime speciale con uno sguardo d'insieme e di individuare tra di esse collegamenti, affinità, differenze.
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L'argomento impone un'attenzione ai precedenti storici senza la quale risulta difficile comprendere le scelte legislative operate dal codice civile vigente e il silenzio di questo in ordine a talune forme di appartenenza collettiva simili più a fantasmi della dottrina che ad assetti capaci di incidere stabilmente sullo statuto dei beni che ne sono oggetto. Mentre lo schema della comunione ordinaria stenta ad adattarsi alla contitolarità di alcuni diritti reali diversi dalla proprietà (specie laddove questi siano suscettibili di concorso) l'evoluzione dell'utilizzo diacronico con modalità turnaria si è rivelata nei tre decenni recenti terreno di elezione per offrire una configurazione giuridica alla multiproprietà.
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