Si analizza la disciplina della legittima e la sua incidenza nel sistema successorio, attraverso la disamina della categoria dei legittimari e degli strumenti di tutela apprestati dall'ordinamento a difesa delle ragioni di questi ultimi.
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L'esegesi delle disposizioni normative conduce ad affermare che il principio dell'intangibilità della quota di riserva viene garantito non solo attraverso una tutela quantitativa della quota stessa, ma anche attraverso una tutela qualitativa, da intendersi come il diritto del legittimario a conseguire "quel diritto", qualitativamente definito ed individuato, al quale egli è chiamato in veste di riservatario; si supera in tal modo l'interpretazione tradizionale secondo cui la tutela quantitativa verrebbe invece garantita facendo conseguire beni di varia natura, purché di provenienza ereditaria, in piena proprietà o quanto meno non gravati dal de cuius da diritti limitati attribuiti a terzi. A fronte di un'illimitata esperibilità dell'ordinaria azione di riduzione posta a garanzia della tutela quantitativa della legittima, l'unico rimedio utilizzabile avverso una lesione qualitativa della riserva è dato dal ricorso ad una mera azione di condanna.
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