La novità di maggiore rilievo della disciplina degli appalti pubblici varata con il d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 è senz'altro il tentativo di costruire un nuovo rapporto tra amministrazioni e imprese attraverso un percorso di regolazione innovativo.
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Un percorso che interessa principalmente «Quelle imprese che negli ultimi dieci anni hanno visto modificati oltre la metà degli articoli del Codice dei contratti pubblici del 2006 per quasi 600 volte in forza di oltre 50 interventi legislativi. Quelle imprese, private di ogni certezza di fronte ad una legislazione invasiva e spesso oscura con [...] le ulteriori leggi di settore, le leggi regionali sui contratti pubblici e le ulteriori disposizioni che tra antimafia e trasparenza impongono oneri e sacrifici che mettono in difficoltà anche le imprese più attrezzate. Quelle imprese che cadono facilmente nella tentazione di corrompere trovandosi spesso di fronte a funzionari che non aspettano che di essere corrotti. Quelle imprese che convivono con le inefficienze di un sistema ove un'opera pubblica viene a costare alla collettività anche fino a 8 volte in più che nel resto dell'Europa».