Il volume intende ricostruire – da diversi approcci disciplinari, sociologici, storici, giuridici – le origini e gli sviluppi del Centro Ricerche e Documentazione rischi e danni da lavoro (CRD), un modello di intervento in tema di sicurezza del lavoro che ebbe, fra gli anni ’60 e ’70, una certa notorietà anche all’estero sotto il nome di “modello operaio italiano”.
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Frutto di una ricerca promossa dall’INAIL, il volume propone un’ampia documentazione di prima mano, di fonte operaia e sindacale. Fra gli anni ’60 e ’70 del XX secolo, a cavallo fra il ’68 e la Riforma Sanitaria del 1979, matura in Italia quello che è stato considerato come il più pregevole tentativo di rinnovamento culturale compiuto dalle forze sindacali in quegli anni. Si tratta della creazione, a sostegno delle azioni sindacali di lotta per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, del Centro Ricerche e Documentazione rischi e danni da lavoro (CRD). La sua originalità consiste soprattutto nel metodo, nel “modello” di intervento, che si basa sulla partecipazione attiva dei lavoratori, in stretta collaborazione con tecnici, medici, sindacalisti. Il volume intende ricostruire – da diversi approcci disciplinari, sociologici, storici, giuridici – le origini e gli sviluppi di questo modello di intervento in tema di sicurezza del lavoro, che ebbe una notorietà anche all’estero, sotto il nome di “modello operaio italiano”. Alle origini, le questioni della sicurezza dei lavoratori trovarono molti ostacoli. La via che porta alla realizzazione del modello italiano è costellata da continue e forti difficoltà e opposizioni, ma anche da personalità ed episodi che si sono conquistati un posto nella memoria collettiva del movimento dei lavoratori. Fra questi, il promotore del modello operaio, Ivar Oddone, colui che ispirò a Italo Calvino la figura del partigiano Kim nel Sentiero dei nidi di ragno, e accanto a lui molti sindacalisti, medici, lavoratori, animati da un forte impegno etico e solidale. Il libro è frutto di una ricerca promossa dall’INAIL che ha portato al recupero di una ampia documentazione di prima mano, di fonte operaia e sindacale. Su questa base gli autori inquadrano la storia del CRD nell’ambito della storia della sicurezza del lavoro in Italia, che ha conosciuto uno sviluppo di grande interesse anche su scala comparativa internazionale, e la collegano con altri capitoli della storia della tutela della salute, come la riforma sanitaria, e con le vicende del movimento sindacale.
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