Pubblicato nel 1971, Der Staat der Industriegesellsclaft rappresenta l'ultimo lavoro di ampio respiro di Ernst Forsthoff, prima della sua scomparsa nel 1974 e, in qualche misura, ne rappresenta il testamento culturale.
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Se in Italia il nome di Forsthoff sembra legato soltanto alla contrapposizione polemica tra Stato di diritto e Stato sociale (e alle relative dottrine dello Stato e della costituzione), la tesi di questo volume è che ormai, nella vita dello Stato moderno, la fase della realizzazione sociale si sia definitivamente conclusa, già alla metà degli anni '60 del XX secolo, con la uniforme diffusione in Europa dei sistemi di protezione sociale e, dunque, con la loro definitiva neutralizzazione. In luogo di questa il ruolo di principale motore dell'evoluzione interna allo Stato dovrebbe ora essere riconosciuto alla realizzazione tecnica, e cioè al complesso di mutamenti che il progresso tecnico-scientifico è in grado di indurre nell'ambiente sociale e nelle forme di dominio politico. Il tema del deficit etico-politico dello Stato moderno, che ricorre in altri autori del dopoguerra tedesco vicini a Forsthoff, come Schmitt e Bockenforde, viene così riproposto come un fenomeno strettamente connesso all'espansione del progresso tecnico.
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