Il Polo di Biodiritto nasce nel 2014, quale emanazione dell'Istituto degli Studi Giuridici M&C Militerni, dall'esigenza di approfondire e proporre al pubblico una riflessione sulle questioni biogiuridiche sollevate dagli sviluppi della tecnologia applicata alla vita.
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La rapidità delle innovazioni, infatti, fa sì che la legge sovente non sia pronta a fornire risposte, non potendo prevedere in anticipo ciò che la scienza, la tecnica, la sperimentazione proporranno. Il diritto deve confrontarsi con le problematiche generate dall'evoluzione delle tecniche biomediche, che pongono agli studiosi e ai giuristi domande difficili, per le quali non è sufficiente l'appello alle norme, ma occorre un contributo interdisciplinare da parte di medici, filosofi morali, bioeticisti, farmacologi, biologi, sperimentatori, ricercatori. Da ciò il carattere interdisciplinare delle attività del Polo di Biodiritto. Le questioni bioetiche, per altro, riguardano tutti, perciò le attività dell'Istituto non sono rivolte unicamente a un pubblico di studiosi, chiamati ad approfondire i nodi teorici più critici, bensì a tutta la cittadinanza, in un'ottica di promozione sociale, divulgazione ed empowerment delle fasce deboli, meno attrezzate per far valere i propri «diritti bioetici». Il Polo di Biodiritto si propone di contribuire a questo dibattito organizzando convegni, promuovendo ricerche, sostenendo e realizzando progetti, curando pubblicazioni e attività di formazione e mettendo in atto ogni altra iniziativa che possa favorire un confronto pluralista, aperto all'ascolto delle più diverse istanze. L'Associazione M.&C. Militerni, della quale il Polo di Biodiritto è parte, è riconosciuta quale Istituzione di alta cultura nella sezione speciale dell'Albo regionale delle Istituzioni, Associazioni e Fondazioni che svolgono attività culturali di preminente interesse regionale della Regione Campania.
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