"Il giurisdizionalismo napoletano affondava le sue radici in una tradizione plurisecolare: un’elaborazione teorica che aveva accompagnato di pari passo la vicenda storica dell’edificazione dello Stato meridionale. La forma mentis dominante nei giuristi d’Antico Regime attribuiva un valore normativo a tutto ciò che aveva salde radici nel passato.
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Fra gli argomenti frequentemente utilizzati dagli anticurialisti vi era perciò il richiamo ai precedenti: il riferimento ad alcuni momenti topici della storia dei rapporti fra Stato e Chiesa serviva a delegittimare le pretese ecclesiastiche e a farle apparire come abusi contrastanti con consuetudini consolidate e quindi dotate di un’insopprimibile forza normativa. Quelle posizioni erano sorrette da un asse teoretico che aveva un saldo radicamento nelle formae mentis precritiche..."
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