Superata la secolare diffidenza per l'utilizzo della riparazione del danno nel diritto penale, il legislatore italiano del 2016 e 2017 ha introdotto modelli riparatori a carattere generale capaci di sostituire il diritto penale o la pena.
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Dopo una attenta ricostruzione del percorso evolutivo della dottrina, degli istituti riparatori progressivamente introdotti nella parte speciale e nella legislazione penale complementare, e dei principali riferimenti comparatistici offerti dal diritto penale tedesco ed austriaco e dai modelli anglosassoni di punitive damages, il testo affronta in particolare le novità introdotte dal d.lgs. n. 7/2016, ovvero la trasformazione di alcuni classici reati in 'sanzioni civili' devolute, in evidente antitesi con la denominazione, non alla vittima ma alla cassa delle ammende, e dalla l. n. 103/2017 (c.d. riforma Orlando), che ha previsto con l'art. 162 ter c.p. il primo modello generale di non punibilità sopravvenuta per condotte integralmente riparatorie.
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