Filo conduttore del libro sono alcuni avvenimenti accaduti tra il 2014 e il 2018. È una sorta di diario di quanto occorso a un viaggiatore: e il viaggiatore di cui si vuole raccontare è il Diritto penale. Ogni racconto di viaggio comincia dalla descrizione e dalla storia dei luoghi che si lasciano. Si arresta con quella della tappa raggiunta.
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E, così, si parla del declino e della caduta del diritto penale liberale. Il pessimismo che il momento presente induce, quanto al sistema penale e alle nostre libertà, non deve corrispondere tuttavia ad una resa. Il penalista - per come qui lo si intende - ha un'unica e precisa deontologia: la difesa dell'individuo e dei suoi diritti inviolabili di fronte ad una sempre più potente e penetrante macchina punitiva. E non può non riconoscersi nei principi di un diritto penale liberale: sarà la constatazione del loro tradimento a dirci della qualità della nostra democrazia.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza