"Il proposito di reagire alla tendenza, che si va sempre più diffondendo, ad adagiarsi in un apprendimento essenzialmente mnemonico, funzionalizzato al superamento dell'esame e la constatazione che in tal modo ci si assoggetta ad un lavoro improbo ma alla fine inutile, in quanto lo studio deve essere diretto alla formazione culturale e all'acquisizione degli strumenti necessari all'esercizio dell'attività professionale, hanno indotto a proporre una ventina di anni fa un diverso metodo imperniato sull'esame della realtà fenomenologica. Di conseguenza il corso tradizionale era preceduto da alcune lezioni introduttive nelle quali veniva innanzitutto esposta, in maniera completa anche se sintetica, una vicenda realmente accaduta e che era sfociata in una controversia giudiziaria. Il discorso proseguiva con l'indicazione dei problemi giuridici che si presentavano all'attenzione dei difensori delle parti in causa e del giudice e con l'esposizione delle argomentazioni che avrebbero potuto essere addotte, evitando però sistematicamente di indicare la soluzione che si riteneva preferibile. Una ulteriore preoccupazione era quella di fare rilevare agli ascoltatori (id est ai lettori) che difficilmente avrebbero trovato la decisione della controversia in un qualsiasi libro di testo e che a loro volta i precedenti giurisprudenziali pur costituendo un indiscutibile aiuto non contenevano la decisione della controversia, perché ciascuna fattispecie presenta le sue particolarità e se si dovesse cionondimeno pervenire ad una serie di sentenze fotocopia questo costituirebbe la fine della giustizia e dell'attività del giurista.Va aggiunto che non si trattava di lezioni nel senso in cui sono tradizionalmente intese in quanto se da un lato ponevano in luce i collegamenti fra diversi istituti, sollecitando questo tipo di ricerche e richiamando l'attenzione sulla necessità di risalire — più spesso di quanto non si pensi — a princìpi e a regole generali, d'altro canto finivano per essere delle analisi frammentarie di singole disposizioni normative, col rischio di fare perdere di vista il quadro sistematico della disciplina.Una più attenta riflessione ha pertanto indotto a tentare di realizzare un'opera che conciliasse il metodo prescelto con il contenuto di un manuale di diritto commerciale." (dalla prefazione)
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