Nell’attuale ecosistema digitale la figura dell’intermediario Internet si è arricchita di caratteristiche che, nei primi anni della rete, non si sarebbero potute prevedere.
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Ad oggi, gli intermediari non sono più solo decisivi per il funzionamento della rete Internet, in particolare per l’accesso alla stessa, ma rappresentano il motore dell’economia digitale, come emerge nelle più recenti politiche dell’Unione Europea. Oltre a svolgere un ruolo fondamentale per la crescita economica, gli intermediari contemporanei sono divenuti soggetti sempre più influenti, in grado sia di acquisire un considerevole potere di mercato, sia di condizionare l’opinione pubblica. Data l’importanza che rivestono, l’aspetto della loro responsabilità per gli illeciti che avvengono in rete si presenta come uno dei nodi principali nella regolamentazione delle attività da essi svolte, in particolare quando si tratti di contenuti illeciti che, pur essendo caricati da terzi, sono visibili e accessibili all’interno degli spazi che gli intermediari creano e gestiscono. La configurazione della rete Internet è infatti tale per cui, per un verso, è spesso difficile individuare il responsabile diretto dell’attività illecita e, per altro verso, l’intermediario è l’elemento abilitante dell’illecito, nel senso che senza l’attività di intermediazione detto illecito non si verificherebbe o non esplicherebbe gli stessi effetti. Il volume si propone quindi di ricostruire l’evoluzione della disciplina della responsabilità degli intermediari Internet all’interno dell’Unione europea e dell’ordinamento italiano e tratteggiare il regime di responsabilità che si va delineando nella strategia europea per un mercato unico digitale con particolare riferimento ai contenuti illeciti caricati da terzi. È infatti fondamentale che il quadro giuridico che si andrà a definire, pur assicurando i giusti incentivi alla creazione e all’investimento, sia capace di favorire la fornitura e la diffusione dei contenuti e lo sviluppo dei settori interessati, effettuando adeguati bilanciamenti tra le diverse istanze che animano il contesto digitale. È proprio da un siffatto quadro giuridico che possono derivare i maggiori benefici per tutti i portatori di interessi convolti.