Il lavoro muove dalla consapevolezza di come l'indiscutibile emersione del momento patrimoniale in un settore estremamente delicato, quale quello della tutela della persona umana e degli interessi ad essa strettamente collegati, abbia segnato la crisi irreversibile di ogni approccio tradizionale alle problematiche concernenti gli accordi ad essi relativi.
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Si schiudono, dunque, nuove ed avvincenti prospettive di indagine tese a dimostrare non soltanto che le sfere della patrimonialità e della personalità non sono più in antitesi e neppure scarsamente comunicanti fra di loro ma anche la necessità di evitare ricostruzioni improntate su schemi legati alla categoria dell'avere e/o ad un modello di tipo, per così dire, proprietario. Fondamentale appare, inoltre, il forte impatto del principio di solidarietà costituzionale ed, in particolare, del valore della dignità umana su ognuno dei diversi tipi di atti configurabili in materia nonché il differente modo di operare dei summenzionati principi a seconda delle peculiarità della singola ipotesi.