"Soltanto una piena consapevolezza dei valori e, nello stesso tempo, dei limiti e delle tensioni della cittadinanza e, in essa, dello Stato di diritto, può consentire una elaborazione teorica e un impegno politico adeguato, nel quadro di un progetto generale di affermazione dei principi costituzionali e di ricostruzione delle istituzioni democratiche.
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Sul terreno propriamente politico una coerente teoria della cittadinanza dovrebbe proporre una 'lotta per i diritti' che non si risolva in parole d'ordine generiche e moralistiche, astrattamente giuridiche. In alternativa alla retorica secolare del bene comune e dei doveri dei cittadini occorrerebbe mettere a punto una tavola di rivendicazioni normative rivolte contro i rischi crescenti di discriminazione cui vanno incontro i cittadini emarginati - fra questi in primo luogo i migranti - perché non affiliati alle grandi corporazioni economiche, finanziarie, multimediali, professionali e religiose" (dalla prefazione di Danilo Zolo).
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