Alla fine delle guerre napoleoniche un'amplissima area del continente europeo era divisa tra quattro grandi realtà statuali: l'impero ottomano, l'impero asburgico, l'impero russo ed il regno di Prussia. Due secoli dopo, su quella stessa area, gli stati sono poco meno di una trentina.
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Se si confronta questa realtà con quella dell'Europa centro-occidentale appare evidente quanto diversa sia stata la storia di queste due parti di Europa per quanto riguarda la formazione ed il consolidamento dell'istituzione statuale. A partire da questa osservazione elementare nasce lo stimolo a presentare, sia pure a grandi linee, il percorso attraverso il quale l'area Europea Orientale nel giro di due secoli è giunta ad una tale frammentazione statuale: dalle grandi migrazioni di popoli e dalla formazione dei primi stati medievali alla penetrazione del cristianesimo, dal consolidamento di strutture imperiali alla sopravvivenza al loro interno di differenze linguistiche, religiose e amministrative funzionali alla successiva nascita di stati-nazione, dall'arretratezza economica allo sviluppo, diffusione e crollo del comunismo.
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