Chi ha presenti le pagine famose che Stendhal dedica alla battaglia di Waterloo nella Certosa di Parma, provi a confrontarle con quelle che nel "Napoleone" di Dumas fanno da epicentro narrativo di tutta la seconda parte.
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Dove Stendhal sceglie una narrazione in soggettiva, che fa apparire quel grande fatto d'armi un epidosio caotico che la coscienza del protagonista fatica a comprendere, pare quasi, invece, che Dumas stia accanto a Napoleone, guardi la battaglia con gli stessi occhi dell'Imperatore e ne viva in simbiosi il trascorrere delle ore e degli avvenimenti fino al drammatico scioglimento finale." (dalla Prefazione di Luigi Mascilli Migliorini)
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