Nella sua riflessione sul monoteismo Freud non ha tenuto conto dell'Islam, sebbene nell'intera sua opera la religione sia onnipresente. Su questa constatazione si misura la ricchezza della prospettiva aperta nel testo: riportare alla luce le rimozioni costitutive della religione islamica.
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Partendo dalla crisi contemporanea dell'Islam e dal suo sintomo più visibile che è l'islamismo, l'autore intraprende una coraggiosa esplorazione sulle origini dell'Islam. Per interpretare questa "cesura del soggetto della tradizione" che si configura come una disperazione di massa, Fethi Benslama rilegge i testi fondatori rimasti per lungo tempo esclusi dal pensiero contemporaneo. L'alterità femminile vi appare come la nervatura centrale della rimozione originaria dell'Islam. Rispetto alla profonda perdita di regolazione della relazione tra il reale e le forme simboliche che tradiscono gli estremismi, l'analisi ci conduce allora verso questioni rimaste fino ad oggi impensate, come l'affermazione coranica secondo la quale Dio non è il padre.
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