La presenza di accentuati squilibri economici su base territoriale è una condizione strutturale e ineludibile del nostro Paese, dove il Mezzogiorno sembra destinato a una permanente inferiorità. Eppure, nel periodo compreso tra l'inizio del boom economico e la metà degli anni settanta la convergenza fra Nord e Sud era stata non solo possibile, ma realizzata.
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Attraverso un approccio interdisciplinare e comparativo, questo volume ripercorre le strategie, le allocazioni e le attività della Cassa per il Mezzogiorno, ente cui fu affidato l'intervento per lo sviluppo delle regioni meridionali. Utilizzando le fonti documentarie della Cassa per il Mezzogiorno conservate presso l'Archivio Centrale dello Stato sono state ricostruite serie storiche quantitative, comparandole con le evidenze prodotte dalla più recente ricerca nazionale e internazionale. Ne emerge un quadro composito e non privo di contraddizioni, utile non per riproporre forme di intervento ormai inattuali, ma per capire, attraverso una rilettura dei successi dell'intervento straordinario nel suo primo ventennio e della sua successiva involuzione come le sorti del Mezzogiorno rappresentino il frutto delle scelte delle classi dirigenti nazionali e delle comunità locali, in un quadro di politiche economiche e di strategie produttive nazionali ed europee. Introduzione di Giuseppe Di Taranto.