La nozione di bilanci straordinari non è facilmente definibile per via diretta, o meglio non può esserlo compiutamente. D'altra parte il senso della straordinarietà di un evento, di un fatto o di una rappresentazione (quale un bilancio in effetti è), si coglie sempre come eccezionalità rispetto a limiti e a caratteri normali, comuni o consueti, cioè ordinari.
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In prima approssimazione, pertanto, possiamo definire straordinari (o anche speciali) quei bilanci non ordinari. L'espressione bilancio straordinario non è mai utilizzata dal legislatore, sebbene sia ampiamente, e da molto tempo, diffusa anche nella letteratura giuridica. Anche per tale ragione la sua portata conoscitiva è assai limitata, essendo al più idonea a ricomprendere l'insieme dei prospetti contabili, diversi dal bilancio d'esercizio, la cui redazione si correla a vicende o situazioni particolari delle società. Si è perciò ritenuto opportuno accogliere una nozione restrittiva dei bilanci straordinari, limitandola ai soli prospetti contabili idonei a determinare il capitale non di funzionamento dell'impresa organizzata in forma di società.