Agostino cominciò a scrivere questo libro sotto l'impeto di violente emozioni: il sacco di Roma del 410 da parte dei Visigoti di Alarico, l'incontro in Africa con i profughi in fuga dall'Italia, le accuse della società pagana contro i cristiani. Gli dèi sono sdegnati, si diceva, ed hanno abbandonato la custodia dell'urbe e dell'Impero.
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L'opera fu scritta lentamente, nell'arco di quasi un ventennio, interrotta spesso da altri impegni pastorali e dottrinali, giungendo a compimento negli ultimi anni di vita del Santo.
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