Questo saggio racconta la storia di un giovane dalla memoria sconfinata, affetto da un rarissimo disturbo mentale. L'autore, neuropsicologo russo, delinea il ritratto di un uomo condizionato, nello sviluppo della sua personalità e della sua vita, da una bizzarria del cervello.
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Dopo anni di indagini, si scoprì che la prodigiosa memoria dell'uomo era basata sulla "sinestesia", ovvero sulla trasformazione dei suoni in vivissime immagini. Gli esperimenti svelarono inoltre che il soggetto poteva dimenticare qualcosa solo tramite un atto di volontà.