La prospettiva legata alle teorie del federalismo oggi s'impone, nelle sue diverse valenze teoriche ed istituzionali, come possibile risposta tuttora valida all'avanzare dei problemi relativi ai diritti, alle costituzioni, alle tradizioni e ai popoli dopo la crisi delle ideologie e l'avvento del postmoderno.
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Mentre la pace di Westfalia nel Seicento ha posto per secoli il modello delle relazioni internazionali secondo la struttura dei trattati fra nazioni sovrane, nell'attuale momento si pongono sul tappeto dei rapporti intrastatali e infranazionali problematiche nuove ed impreviste di cui poco si conoscono le conseguenze. Con la sua decadenza lo Stato non può più essere considerato il soggetto esclusivo e principale che possa far fronte alla difesa della persona e dei suoi diritti, ma anche le organizzazioni internazionali conoscono un netto declino nel mondo contemporaneo. Per non cadere in uno sterile pessimismo occorre rivolgere lo sguardo alla formazione di nuove soggettività giuridiche e politiche, capaci di confrontarsi con la crisi attuale. Gli odierni problemi della guerra e della pace e la crisi determinata dal confronto ormai globale fra culture richiedono soluzioni creative su cui l'intelligenza e la fantasia, sia delle classi dirigenti, sia degli intellettuali, si esercitino per offrire ai popoli una giusta mediazione fra tradizione e innovazione.