La straordinaria moltiplicazione degli eventi festivi in Italia nel Sei-Settecento e la ricchissima documentazione in forma di descrizioni manoscritte o a stampa, incisioni, dipinti, fanno della festa il laboratorio privilegiato del barocco.
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"La festa" infatti rappresentava al massimo grado l'unificazione delle arti visive e favoriva la collaborazione di una miriade di mestieri e tecniche diverse su uno stesso evento e, molto spesso, le idee e soluzioni che artisti e committenti trovano nell'apparato provvisorio costituivano uno spunto per le opere stabili. "Le capitali della festa" è frutto di più di vent'anni di studi, manifestazioni e pubblicazioni, e nasce dalla sinergia tra diverse istituzioni italiane e propone per la prima volta uno sguardo d'insieme su questa materia, sia nell'ottica dei centri maggiori che dei fenomeni periferici. Diviso per regioni e animato dai maggiori specialisti del settore, per maggiore efficacia è articolato in due tomi, II primo affronta i casi di studio dell'Italia settentrionale e il presente quelli dell'Italia centro-meridionale.
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VAN07@Biblioteca del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali