Fare urbanistica comporta esperienza e richiede memoria; oggi impone anche un progetto di comunicazione. La stagione della "grande trasformazione" lascia un territorio irrisolto ma anche carico di potenzialità, dove si delineano i profili di nuove formazioni urbane, dentro e tra le città esistenti. La ricomposizione territoriale va immaginata, argomentata e resa comprensibile.
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Ne risulta un modo di intendere e di fare urbanistica che cerca di intercettare le possibilità di intervento presenti nei diversi contesti, utilizzando una gamma di dispositivi progettuali che si combinano ogni volta come risposta alle circostanze. Il libro si compone di tre parti e altrettanti percorsi tematici. La prima parte, "Esperienze", enucleando le questioni che dominano l'agenda urbanistica nel mondo occidentale, ripensa i modi per costruire progetti e piani. La seconda parte, dedicata alla "Comunicazione visiva", avanza un'ipotesi di lavoro esemplificata attraverso una mirata collezione di testi visivi. La terza parte, dedicata alla "Memoria", approfondisce autori e questioni della storia dell'urbanistica italiana. La concatenazione di sguardi diversi ha l'intento di ristabilire un rapporto amichevole con un mestiere affascinante ma difficile, dalla storia particolarmente tormentata.