Ne "La tempesta" di Shakespeare, Calibano è un essere grottesco e deforme, padrone dell'isola in cui cerca rifugio il mago Prospero, che riduce il mostro all'impotenza e alla schiavità grazie alle superiorità delle sue conoscenze. Nel 1900, lo scrittore José Enrique Rodo fece di quella creatura il simbolo del materialismo della civiltà tecnologica e capitalistica americana.
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Retamar fa del selvaggio Calibano il simbolo dei popoli latinoamericani, rivendicando con orgoglio la cosiddetta barbarie come un segno di resistenza contro la colonizzazione politica e culturale dell'Occidente. Lo scrittore cubano ha ampliato e precisato continuamente il nucleo iniziale del suo saggio, in un dialogo costante con i suoi interlocutori di tutto il mondo.
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