A dispetto dei vincoli imposti da una situazione non proprio favorevole per i bilanci pubblici, l'economia della cultura vede oggi i suoi spazi ampliarsi, anche a seguito di una sempre maggiore domanda di qualità della vita e di un incremento delle attività legate al tempo libero: due tendenze che negli ultimi anni hanno caratterizzato le società in tutti i paesi avanzati, fra cui anche l'Italia. L'economia della cultura esce quindi dalle biblioteche per acquisire uno statuto più definito come strumento utile nella soluzione di problemi di natura istituzionale, gestionale, finanziaria. Questa rapida ma puntuale introduzione offre numerosi spunti di riflessione su una possibile "via nazionale" all'economia della cultura.