L'autore ci accompagna nella sua esperienza trentennale di terapeuta di genitori che non chiedono alcun aiuto, anzi ne negano la necessità, in quanto non si considerano affatto "cattivi genitori".
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Scopriamo un'umanità dolente, che sotto la maschera del carnefice svela il volto di vittima della vita, della famiglia, della delusione coniugale, ma anche delle proprie scelte sbagliate, di alcol, droga, devianza. Il percorso di presa in carico di queste persone è rigoroso, e il testo lo descrive con passaggi precisi, illustrando i diversi modelli di intervento che devono guidare gli operatori.