Il volume intende restituire l'orizzonte in cui si inseriscono le operazioni e le idee massoniche; le opere rappresentate rientrano in un milieu culturale influenzato dal pensiero massonico ovvero discendono da alcune matrici esoteriche confluite sia nella massoneria operativa che in quella speculativa.
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Ne deriva un viaggio alla ricerca della Architettura Divina, di una spazialità sacrale che discende da modelli di perfezione sovrumana, coniugando gli archetipi "divini" con l'aspirazione a riproporre una laica Civitas Dei di fraternità e solidarietà sociale se non anche l'ideale di nuovi Templi e Cattedrali della Umanità. Vengono passate in rassegna le architetture ispirate dal Grande Architetto (Tabernacolo, Tempio, Arca) nonché gli archetipi dell'Ars Regia e i tre modelli "naturali" del costruire (la Capanna, la Caverna, la Tenda). In età medievale e moderna la protostoria della Massoneria si esplica sul duplice versante della operatività (cantiere delle Cattedrali) e della architettura "filosofale". Viene poi riassunto il dibattito sullo "stile" massonico, dalla ricerca di un linguaggio egemonico (come lo "stile romano" o il revival egizio) fino alla ricezione di stili diversi, nel segno della tolleranza e del sincretismo culturale.