La riforma dell'ordinamento regionale del 1999 e del 2001 ha dato maggior forza all'autonomia statutaria delle regioni ampliandone i contenuti, diminuendone i limiti e disegnando un procedimento di formazione senza l'approvazione dello statuto con legge dello Stato.
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Contrariamente a quanto avvenne nel 1970, le regioni hanno proceduto molto lentamente sulla strada della revisione dei vecchi statuti, tanto che ad oggi ne sono stati approvati solamente nove. Il volume presenta un quadro completo di come queste nove regioni ordinarie hanno utilizzato i nuovi spazi di autonomia, non solo al fine di fare un primo consuntivo dei loro contenuti, ma anche di segnalare opportunità non sfruttate, in vista dell'approvazione dei sei statuti che ancora non sono stati sostituiti. I saggi qui pubblicati toccano tutti i temi oggetto di possibile disciplina statutaria, spesso con riferimenti di diritto comparato europeo, e l'introduzione del costituzionalista Alessandro Pizzorusso fornisce un efficace quadro di contesto in cui collocare le ricerche sui singoli temi. Il Cd-Rom allegato contiene i testi dei nuovi statuti.
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VAN00@Biblioteca del Dipartimento di Giurisprudenza