Per chi s'interessi di conservazione e restauro la mancanza di Salvatore Boscarino si sente così come quella del suo saggio consiglio, del suo invito ad attenersi, pur con tutte le necessarie aperture culturali, alla sostanza rappresentata dai monumenti o, se si vuole, dalle 'fabbriche' ed all'essenza della disciplina, alla sua etica di base, rifiutando ogni inutile astrazione.
[...]
Restano i suoi lavori, gli studi, gli allievi diretti, la memoria della sua amicizia: da questo tessuto, e non da una solitaria e chiusa meditazione, emergevano le sue riflessioni, come quelle relative al rapporto fra 'critica', 'scienza' e 'tecnica' nel restauro oppure fra 'memoria' e 'oblio'.
Lo trovi in
Scheda
VAN01@Biblioteca del Dipartimento di Architettura e Disegno Industriale