La storia dei complessi equilibri stabilitisi negli ultimi tre secoli tra Stati e Chiese in Occidente è l'argomento centrale di questo libro che presenta per la prima volta in Italia uno studio comparato delle politiche dei vari Stati europei nei confronti delle istituzioni ecclesiastiche, dagli albori del Settecento sino alle soglie della Grande Guerra.
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Procedendo per grandi periodizzazioni, corrispondenti grosso modo alle principali stagioni di pensiero succedutesi tra la Rivoluzione francese e la fine dell'età coloniale – Illuminismo, Romanticismo, Liberalismo ed Imperialismo -, il testo traccia, sullo sfondo delle elaborazioni dottrinali e teologiche, lo sviluppo delle vicende politico-istituzionali che hanno scandito la storia dei rapporti tra i nuovi Stati nazionali e le molteplici 'confessioni': dalle competenze e attribuzioni reciproche in tema di dogmatica religiosa, alle libertà e regole del culto, dallo stato civile degli ordini religiosi, al matrimonio, alle politiche dell'istruzione, ai beni ecclesiastici. Completa la trattazione un quadro sinottico dei principali indirizzi di politica ecclesiastica adottati dai vari Stati, ordinati secondo un criterio tipologico cronologico.
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VAN07@Biblioteca del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali